Quante volte vai al supermercato?
Spesso, come tutti.
Ma ti sei mai chiesto che tipo di aria circola in uno degli ambienti che frequenti una o più volte a settimana?
Purtroppo, a causa del fenomeno dell’inquinamento indoor, molti oggi sono gli edifici che soffrono della sindrome dell’edificio malato.
Una malattia che colpisce chi li frequenta più assiduamente, clienti e dipendenti.
Se dopo aver respirato all’interno di un supermercato, ti senti più stordito, più congestionato e più affaticato del solito, allora quell’ambiente non è sano.
Ma soprattutto è la qualità dell’aria a non esserlo.
Questo articolo specifico si rivolge comunque più a coloro che lavorano all’interno di una struttura del genere.
Primo, perché trascorrono all’interno di essa otto e più ore tutti i giorni. Secondo, perché non hanno la possibilità, proprio per ragioni strutturali all’ambiente di lavoro, di respirare all’aperto per lungo tempo.
I supermercati, come da legge, devono garantite un ricambio d’aria fornito da macchinari che lavorano in ambienti di solito di grandissimi volumi.
Ma, come abbiamo già ribadito innumerevoli volte in questa sede, il ricambio d’aria ottimale sarebbe quello garantito da aperture dirette verso l’esterno le cui dimensioni dovrebbero essere proporzionate all’ambiente da areare stesso.
Nei supermercati, per ovvi motivi, questo non è possibile.
I sintomi più evidenti
Se sei un dipendente di una struttura del genere, la prima cosa da osservare per capire se il tuo luogo di lavoro soffre della sindrome dell’edificio malato è te stesso.
Soffri spesso di patologie delle arie respiratorie? Tosse, raffreddore, influenze e febbri troppo frequenti ma anche senso di stanchezza atavica, affaticamento e spossatezza, anche quando stai per cominciare il tuo turno.
Sonnolenza immotivata, perché magari hai dormito anche otto ore di seguito.
Questi sono i sintomi della sindrome dell’edificio malato. Questo vuol dire che l’aria che respiri sul luogo di lavoro non è sana, per te, per chi ti sta accanto e per i tuoi clienti.
Una cura semplice, a portata di imbiancatura.
Esiste oggi in commercio una soluzione semplice e innovativa per cambiare le cose, soprattutto in ambienti grandi, chiusi, enormemente affollati.
Si chiama Fotosan ed è una finitura fotocatalitica che, se spruzzata su superfici di grande estensione, purifica l’aria con la semplice reazione degli elementi chimici che la compongono con la luce del sole, ma anche con quella artificiale.
Il meccanismo della fotocatalisi, molto simile alla fotosintesi clorofilliana, trasforma tutte le molecole di agenti tossici e nocivi alla nostra salute, compresa la muffa, in agenti innocui per il nostro organismo.
La chiave per realizzare questo piccolo miracolo è il biossido di titanio in esso contenuto. Questo elemento, esistente in natura, a contatto con la luce reagisce bombardando le molecole tossiche e annullandone di fatto gli effetti negativi per chi le respira.
In più, Fotosan è ricco di argento, una sostanza cui, ormai da anni, sono stati riconosciuti forti proprietà igienizzanti, disinfettanti e curative.
Insomma una vera boccata d’aria purificata, ogni ora, ogni giorno, che trascorrerai sul posto di lavoro.
E un beneficio non indifferente anche per chi verrà a fare la spesa.
Segnala questa semplice soluzione a chi di dovere.
Sicuramente sarà un modo per migliorare insieme la qualità del vostro lavoro.
Scopri come funziona dei dettagli Fotosan, guarda il video.
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Grazie e buon lavoro!